Negli ultimi anni Facebook ha offerto sempre più attenzione e risorse ai publisher.
Di fatto, ci informiamo attraverso i social network ogni giorno di più, quindi è ovvio che il Re dei Social abbia scelto di dedicare a editori e giornalisti un posto di rilievo, tanto da sviluppare a inizio anno un progetto di formazione e dialogo, il Facebook Journalism Project, allargato nel tempo con interessanti novità.
In questi giorni invece è uscito un vero e proprio insieme di linee guida, con l’obiettivo non solo di spiegare ai publisher come funziona la Sezione Notizie, ma anche di far loro avere maggior successo tramite quello che è diventato uno dei maggiori referral di traffico: Facebook, appunto.
Vediamo gli aspetti più interessanti da tenere a mente.
News Feed Publisher Guidelines: cosa si aspetta Facebook dai professionisti della notizia?
Se tu potessi guardare migliaia di storie ogni giorno e di queste scegliere quelle più importanti per te, quali sceglieresti?
È con questa domanda che nel documento si inizia a spiegare come funziona l’algoritmo che regola la Sezione Notizie, di cui ti ho parlato diffusamente in questo post. Attraverso i passaggi di Inventario, Segnali, Predizioni e Punteggio, l’algoritmo ha il compito di scegliere tra migliaia di storie che potresti vedere e mostrarti quelle (che prevede siano) più interessanti per te, ogni singola volta che apri la Sezione Notizie.
Proprio tenendo presente questa mission, chi si occupa di creare e divulgare le notizie dovrebbe capire che più è rilevante ciò che racconta, più è coinvolgente, maggiori sono le possibilità che sia lo stesso Facebook a dargli visibilità.
Già, ma quali sono in concreto le linee guida da seguire?
Ecco i suggerimenti più importanti.
1. Le persone su Facebook apprezzano i contenuti significativi e informativi
Come chiarisce bene Facebook, il Re dei Social Network “non si occupa di scegliere le questioni sulle quali il mondo dovrebbe essere informato, ma di connettere le persone con le storie che trovano più interessanti”; i publisher dovrebbero quindi fare quello che riesce meglio loro, ovvero “rendere le storie significative interessanti per la propria audience”.
Per far ciò consiglia ai giornalisti di:
- Utilizzare i Facebook Insights, per capire alla luce dei dati cosa funziona meglio con la propria audience
- Usare il Facebook Pixel, per tracciare l’effettiva attività che le persone svolgono sui propri siti
- Prendere in considerazione l’utilizzo di Crowdtangle, tool acquisito da Facebook che aiuta a comprendere quali sono gli argomenti più discussi su Facebook al momento, chi condivide le nostre notizie e molto altro.
- Puntare su una strategia multiformato, selezionando di volta in volta il formato migliore per valorizzare il contenuto; la nostra strategia su Facebook non è e non può essere fatta solo e unicamente di link (per quanto uno dei nostri obiettivi principali sia quello di portare traffico al sito), ma deve comprendere anche strumenti come i video, i live video, le foto 360° per favorire il coinvolgimento, ovviamente analizzando e investendo su ciò che funziona meglio
- Usare le CTA negli Instant Articles, ottime per generare iscritti
- Usare media ad alta risoluzione; l’impatto visuale è fondamentale
- Pianificare i live prima, durante e dopo: avendo cura di annunciarli e programmarli, assicurandosi di avere una forte connessione internet in diretta e interagendo con l’audience facendo e richiedendo domande e, naturalmente, restando online per più di 10 minuti (fino a 4 ore!) in modo da aiutare la distribuzione del contenuto
- Usare i video: sincerandosi di taggare persone, luoghi ed eventi coinvolti, cercando di attrarre l’attenzione subito nei primi secondi, usando anche il sistema di captioning per rendere più facile seguire il video anche senza sound attivo
- Ottimizzare l’esperienza mobile: la maggior parte delle persone accede a Facebook da dispositivi mobili, è quindi fondamentale offrire loro un’esperienza più che positiva, assicurandosi la massima velocità di apertura e fruizione. Qui Facebook offre una serie di suggerimenti, dalla compressione delle immagini, fino al miglioramento della risposta lato server.
- Quando si parla di notizie, la frequenza è fondamentale; posta con una certa frequenza e non aver paura di annoiare i tuoi seguaci, ci pensa Facebook a non mostrare loro i post dello stesso publisher troppo spesso.
2. Le persone su Facebook apprezzano i contenuti accurati e autentici
Tasto dolente per Facebook, che più volte si è vista “rinfacciare” la responsabilità nel diffondere notizie ambigue o vere e proprie bufale; qui ci tiene a chiarire che hanno lavorato tanto per cercare di identificare i contenuti genuini ai quali dare visibilità e quelli “tarocchi” da penalizzare.
Per questo consiglia di:
- Evitare assolutamente i link acchiappa-clic, dando dei titoli realistici, che accuratamente rispecchiano il contenuto del post e non creino false aspettative. Soprattutto, sono da evitare i titoli sensazionalistici.
- Evita di portarere traffico a pagine web di scarsa qualità, ovvero non inserire contenuti scioccanti nelle pagine di atterraggio, popup ads o altri formati pubblicitari che disturbano la navigazione dell’utente, troppa pubblicità in generale e contenuti che non hanno niente a che vedere con la “promessa” fatta nell’anteprima del link
- Proteggere i tuoi contenuti e relativi diritti, attraverso il Rights Manager
- Ovviamente evitare pratiche scorrette quali il cloacking (sempre più difficile data l’impossibilità di modificare le anteprime dei link altrui), sondaggi inesistenti, funzionalità non reali, etc.
- Evitare di condividere notizie false; è una guerra che Facebook sta combattendo da tempo, sempre più aspramente; fortunatamente sta introducendo anche diversi strumenti per segnalare immediatamente le bufale e dar loro meno visibilità
3. Le persone su Facebook apprezzano gli standard per un comportamento rispettoso e sicuro
Facebook ci tiene a mantenere la piattaforma sicura e accogliente per chiunque, con un grande rispetto per la sensibilità e le peculiarità di ognuno.
Ecco perché è importante:
- non pubblicare contenuti a sfondo sessuale o che contengano nudità, poiché alcune persone a causa del loro background o età, anche in presenza di nudi artistici, potrebbero restarne turbate (sì lo so, a volte è molto restrittivo in questo senso, ma tant’è).
- non mettere post che contengano minacce, supporto a organizzazioni pericolose, parole d’odio verso persone, che incitino ad atti di bullismo e autolesionismo
- tenere al sicuro il tuo account: come giornalista, è fondamentale adoperare tutti i sistemi per mantenere al sicuro i tuoi accessi online. Attiva l’autenticazione a due fattori, l’alert in caso di login da dispositivi non conosciuti e proteggi la tua password.
Alcuni dei principi enunciati possono risultare molto banali, in realtà sono ancora in tanti a non aver ben chiaro le dinamiche di Facebook, un sistema che, è sempre bene ricordare, risponde prima di tutto a logiche commerciali, il cui immenso valore risiede nella quantità di persone che ogni giorno ci vivono, regalandogli i loro dati.
Riuscire a far “star bene” e a far tornare queste persone è fondamentale per la sopravvivenza e la crescita di Facebook, di qui l’unico modo per riuscire a veicolare, gratis e/o a pagamento, le notizie: renderle rilevanti e credibili.