Facebook Marketing, 3 miti da sfatare

FACEBOOK_MARKETING_MITI

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È buffo perché passano gli anni, le piattaforme si evolvono, le dinamiche cambiano, ma certe leggende restano dure a morire.

Proprio ieri durante una consulenza con un’imprenditrice straniera mi sono sentita fare la stessa domanda che più o meno dal 2012, anno in cui la Portata Organica ha visto la prima, drastica stangata, mi viene posta con cadenza costante:

È vero che, promuovendo i post della Pagina, Facebook “vede” che sei disposto a investire e quindi riduce automaticamente la Portata Organica di tutti i post che andrai a pubblicare?

Ma la lista di leggende diffuse non finisce qui.

Ad esempio, un’altra cosa che mi viene richiesta spesso è se c’è un giorno o un orario perfetto per pubblicare o anche se quel cattivone di Facebook ha definitivamente ucciso la Portata Organica per tutti, senza distinzioni.

Beh, in questo post voglio farti capire l’inutilità di certe affermazioni che portano a decisioni strategiche e tattiche decisamente sbagliate.

Per farlo utilizzerò i dati di una pagina che posso divulgare tranquillamente dicendone il nome: la mia.

Una doverosa precisazione prima di partire

Uso la mia pagina al solo scopo dimostrativo. I numeri che vedrai non sono assolutamente quelli che ha mediamente una pagina Facebook di queste dimensioni e sono dovuti a una combinazione di:

  • personal branding (generalmente le persone creano community molto più affiatate delle aziende e hanno maggiore facilità di generare coinvolgimento)
  • fan base molto ben profilata (non mi sono mai fatta prendere la stupida fissa “acquisisci like a pacchi”, ma ho puntato sempre e solo sulla qualità) e particolarmente attiva (se non lo sono i social media manager!)
  • bilanciamento strategico costante di tipologie di contenuti, formati e acchiappareach.

Le stesse dinamiche, ovviamente con numeri diversi comunque le ho ravvisate in moltissime pagine, sia B2B che B2C, dalle poche centinaia ai milioni di fan.

Quello che voglio dimostrarti in questa sede è che quelle che vengono spacciate per verità assolute non lo sono davvero e che alla fine è una sola cosa che conta: mostrare il contenuto giusto alle persone giuste.

MITO N°1: la Portata Organica è ormai prossima allo zero

Certamente, la Portata Organica, ovvero il numero di persone che puoi raggiungere senza pagare, negli anni si è notevolmente abbassata e con ogni probabilità non è destinata ad aumentare. “Colpa” dell’algoritmo di Facebook, di una Sezione Notizie sempre più ricca di contenuti e competitiva e certamente del fatto che Facebook non è il Fatebenefratelli e vuole spingere le imprese a investire. Ma è davvero a zero la Portata Organica?

facebook insights

Questo è uno screenshot degli Insights dei miei post di un paio di mesi fa; come puoi vedere, l’unico post sponsorizzato è quello del 10 settembre. Organicamente nel periodo preso in esame ho raggiunto per post una media di circa 10.300 persone che, rispetto a quelli che erano in quel periodo i circa 16.700 fan, equivale al 62% della base fan stessa. Miracolo?

Ovviamente non tutte le persone intercettate sono fan, molto è dovuto alla cosiddetta Portata Virale, ovvero le persone raggiunte grazie alle molte condivisioni dei post. E allora, quanti fan ho raggiunto?

fan non fan facebook insights

In media, circa 4.300 fan per post con un’oscillazione che va dai 3k dei post più scarsi agli oltre 6k dei post più coinvolgenti, quindi circa il 26%.

Con questo voglio dirti che 

Adagiarsi sulla questione “La Portata Organica è morta” è sbagliato.

Ovviamente va sempre previsto un budget da allocare all’advertising (per quanto puoi essere bravo, non raggiungi mai tutti i tuoi fan), non tutti i settori e i brand hanno lo stesso potenziale di coinvolgimento e non tutte le audience si mostrano così attive (specialmente nel B2B, per mia esperienza), ma l’algoritmo premia i post molto coinvolgenti e quindi le Pagina con uno storico positivo.

In particolare, ho notato questa dinamica nelle pagine legate al settore news: non importa che una pagina abbia poche migliaia o milioni di fan, se la notizia è particolarmente di valore, la Portata Organica schizza alle stelle, se non lo è il post muore in poche decine di minuti. Che abbia pochi o moltissimi fan.

MITO N°2: Promuovere i Post “uccide” la Portata Organica

Questa è un’altra leggenda che gira dalla notte dei tempi; se inizi a sponsorizzare i post, Facebook “scopre” che sei disposto a pagare e ti abbassa la Portata Organica drasticamente.

Come puoi vedere qui sotto io periodicamente promuovo i post più strategici e ciò non sembra incidere particolarmente sulle performance dei post successivi alla promozione:

post pagina facebook insightsCome ti dicevo, a oggi è praticamente impossibile – e da kamikaze – avere risultati con una pagina contando solo sui risultati “organici”, per cui ovviamente dovrai allocare del budget alla promozione dei post, fuori e dentro la tua fan base; quello che però sembra contare davvero alla fine dei conti per l’algoritmo è IL CONTENUTO.

Se il contenuto è rilevante, se è ben “confezionato”, la storia dei post sponsorizzati che uccidono la Portata Organica resta, appunto, una storia. 

 

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MITO N°3: Su Facebook esiste un orario e un giorno perfetto per pubblicare i post e garantirsi la massima visibilità

Questa è una lezione che ho imparato lavorando sempre con realtà che operano nel settore delle notizie (che naturalmente hanno generalmente una Portata Organica media nettamente superiore rispetto alle pagine di pari grandezza); puoi fare tutti i calcoli che vuoi, ma niente si può contro una notizia/un post che non interessa niente a nessuno.

E non si può di certo dare la colpa all’algoritmo, che protegge gli utenti dai contenuti che potenzialmente troverebbero poco rilevanti o noiosi.

In molti sostengono che ci siano dei giorni, addirittura degli orari migliori in cui pubblicare, ma quello che ho scoperto io negli anni è che quello che fa il 70% del successo di un post non è il giorno o l’orario, ma la validità del contenuto e le specifiche legate al pubblico del brand:

certo, in assenza di test che validino l’attività, non è una gran pensata pubblicare alle 2 di notte di Domenica o alle 11 di sera, ma ogni brand ha le sue logiche e soprattutto il proprio pubblico.

Io ad esempio pubblico spesso in mattinata, ma è anche capitato di postare contenuti alle 4 o alle 6 di pomeriggio, con ottimi risultati. Ognuno dovrebbe fare i propri test senza affidarsi a verità assolute dette da terzi che non ci conoscono e, soprattutto, ricordarsi che

puoi usare tutti i trucchi che vuoi e infiocchettare il post al meglio, ma se non hai costruito un pubblico qualificato e gli mostri qualcosa che possa risvegliarne gli interessi, i bisogni, i desideri e le emozioni, non c’è niente che le analisi, gli studi o i trick possano fare per te.

In conclusione

  • Non fidarti delle leggende, fidati dei dati, i tuoi dati
  • La Portata Organica non tornerà probabilmente al 100%, ma se hai contenuti di valore e un’audience ben profilata hai ancora la possibilità di raggiungere gratuitamente le persone. Ovviamente se non hai del budget allocato periodicamente vai poco lontano.
  • Lascia stare le formule magiche, sono specchietti per le allodole: fai i tuoi test, scopri le dinamiche della tua community e concentrati sul fornire post che davvero valga la pena fruire
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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, speaker, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing e autrice di 4 libri best seller di settore. Veronica è considerata come uno dei maggiori esperti di Social Media Marketing in Italia e tra i 50 professionisti più influenti in ambito Ad-tech al mondo.

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