Succede quasi sempre così, una volta aperta – o presa in gestione – una pagina Facebook, l’occhio va subito al numero dei fan (tecnicamente “le persone a cui piace la pagina”) e da lì allo sconforto è un attimo; perché sono così pochi?
Perché i concorrenti ne hanno molti di più? Come facciamo ad aumentarli velocemente per darci un minimo di “tono”?
Lungi dal ricorrere a pratiche strategiche, l’utente medio (e spesso, ahimè, il social media manager medio) si butta (in genere a più riprese) in azioni del tipo:
- invito massivo di TUTTI gli amici del proprio profilo
- richiesta (ai limiti della preghiera) agli altri admin, collaboratori e dipendenti affinché a loro volta invitino TUTTI i loro amici
- richiesta (sempre ai limiti della preghiera) agli amici affinché a loro volta invitino TUTTI i loro amici
Dopodiché, alla fase di contentezza derivata dai primi like ricevuti, segue quella di totale sconforto nei mesi successivi.
Si nota infatti con grande amarezza che l’interazione sulla pagina è molto bassa, così come lo è la Portata Organica (il numero di persone raggiunte dai post senza pagare); perché? È sempre colpa di quel cattivone di Facebook che vuole costringerci a cacciare fuori i soldi? Non proprio.
Perché invitare la qualunque a diventare fan della tua pagina Facebook è una pessima idea
Bombardare gli amici con richieste di like alle pagine non è solo molto fastidioso per loro, ma anche poco strategico per noi; proprio per come funziona l’algoritmo di Facebook, che privilegia contenuti rilevanti e di valore personalizzati per ognuno di noi, crearsi un pubblico di persone non profilate è un autentico suicidio in termini di interazioni e Portata Organica che andremo a generare.
Quello che accade infatti invitando la qualunque è che alcune delle persone invitate mettono “mi piace” tanto per fare (o perché facciamo loro tenerezza), salvo poi non interagire mai con la pagina, perché non sono minimamente interessate ai contenuti (e prodotti/servizi) che produce; quante possibilità ci sono che gli amici che abbiamo invitato e che magari sono di un’altra città interagiscano con la pagina del nostro negozio locale, di un’altra città?
E anche nel caso lo facessero, quante possibilità ci sono che si trasformino in clienti o che già lo siano?
Perché, ricordiamocelo, la pagina Facebook per essere un investimento e non una spesa deve rappresentare una risorsa per il nostro business. E difficilmente lo sarà se parleremo al pubblico sbagliato.
Come posso creare un pubblico profilato per la mia pagina Facebook?
Ricapitolando:
- invitare LA QUALUNQUE a diventare fan della tua pagina non è solo una pratica fastidiosa, ma ti porta fan non in target e quindi, di rimando, una performance peggiore per la tua pagina in termini di visibilità e interazioni
- no all’invito massivo di amici, parenti, benauguranti, sì all’invito selettivo di persone che rappresentano la target audience della nostra pagina (per caratteristiche demografiche, interessi, etc)
Qui trovi il mio corso pratico online per crearti un’audience di valore, ricordati di privilegiare più dei numeri la qualità: meglio una base fan meno numerosa, ma di qualità e realmente interessata a ciò che abbiamo da dire e da vendere (in particolare per le attività locali).
Lascia perdere le pressioni di capi e clienti che non hanno capito quanto una fanbase grande ma di scarsa qualità sia inutile e penalizzante nel breve, medio e lungo termine, valorizza quel poco di Portata Organica che Facebook ancora offre, se hai dei fan davvero interessati.