Una delle domande che più spesso mi vengono fatte ai corsi e agli webinar, che si rincorre tra forum, gruppi e siti di settore, è questa:
ma quanto dovrei pubblicare sulla mia Pagina Facebook?
Quando, a che ore, in quale giorno?
Puntualmente ogni anno escono guide su guide definitive in merito, che promettono di dare la verità – definitiva, appunto – sul numero perfetto di post da fare e quando postare; purtroppo queste “indicazioni” sono spesso superficiali e poco strategiche, anche perché non possono tenere conto delle peculiarità del tuo settore, pubblico e brand (quindi lasciale perdere).
Tornando a noi e alla domanda da un milione di euro, alla quale mi impegno solennemente a dare una risposta diversa da un generico “dipende”, vediamo di dare qualche indicazione precisa e pista concreta sulla quale lavorare.
L’ecosistema di Facebook oggi e la Portata Organica (quasi) morta
Partiamo da un presupposto importante con il quale è arrivato il momento di fare – definitivamente, questa volta – pace: la Portata Organica di Facebook è in calo costante, ormai da anni, ed è molto, molto difficile che torni ad aumentare. Un po’ per come funziona l’Algoritmo di Facebook, un po’ perché Facebook non è una Onlus, dobbiamo entrare nell’ordine di idee che possiamo fare i contenuti più belli e rilevanti del mondo, non raggiungeremo mai il 100% dei nostri fan, ma solo una percentuale variabile degli stessi.
Questo ci mette di fronte ad una realtà che impatta pesantemente sul nostro Piano Editoriale, in cui diventa quantomeno assurdo inserire decine e decine di contenuti (per i quali ci vogliono ore di ricerca, progettazione e creazione, magari) che alla fine raggiungeranno poche centinaia o migliaia di persone.
Conosco diverse aziende purtroppo che investono tempo e risorse umane nella creazione di contenuti per i social, senza pensare che, se poi quei contenuti vengono visti e fruiti da pochissime persone, di fatto è un grande spreco; questo ci porta al secondo dato con il quale non si può più evitare di fare i conti, ovvero che Facebook non è gratis e richiede un investimento costante in advertising per dare frutti.
Less is more: meno contenuti, maggiore qualità
Senza andarci a dilungare sugli elementi degli algoritmi di Facebook (sia per i contenuti organici che a a pagamento) che privilegiano la rilevanza sopra ogni cosa, il mio consiglio è quello di fare meno contenuti, meno post, ma concentrarsi di più sulla qualità degli stessi.
Per parlare di numeri, per una piccola o media impresa, anche 2 o 3 post a settimana vanno benone, sui quali magari allocare un piccolo budget per dar loro maggior rilevanza (hai speso tempo e risorse per crearli, vorrai che li veda qualcuno o no?); credo che questa logica si possa applicare trasversalmente a tutti i settori, tranne a chi si occupa di notizie.
Qui infatti diventa determinante non solo il fattore tempo (se ne parli “per primo” hai più possibilità che la gente approfondisca la notizia da te), ma anche la quantità di news rilevanti che si vanno a pubblicare, per questo direi che, per chi lavora nel campo editoriale, è importante pubblicare anche più volte al giorno.
Non esagerare con tanti post “inutili” e di contorno, la gente è già sottoposta quotidianamente a un diluvio di informazioni e di stimoli esagerati, offline e online, e aggiungere “rumore” con il tuo brand difficilmente potrà esserti (e essergli) utile.
Quando pubblicare su Facebook?
Questa domanda è un po’ più complicata, perché sono davvero molte le variabili di cui tener conto, tuttavia, ciò che posso dire avendo analizzato centinaia di pagine dalle poche centinaia di fan ai milioni è che:
- molti brand non pubblicano un bel niente durante il week-end (sabato e domenica), eppure basterebbe programmare i post. Perché non approfittarne?
- se metti in promozione i post il fattore “quando è stato pubblicato” è determinante solo per i primi momenti di vita del post stesso
- in vari settori, ho notato che la sera dopo cena funziona meglio in termini di Portata Organica, probabilmente perché la gente davanti alla tv ha più tempo per scorrere la Sezione Notizie
Ovviamente dovrai fare i tuoi test, magari ti renderai conto che una determinata rubrica (es. sul cibo) funziona meglio nei giorni infrasettimanali prima di pranzo o che una sul tempo libero ha maggior riscontro poco prima del week-end e così via. Ad ogni modo, ricordati sempre che sì, il momento in cui pubblichi può avere una sua rilevanza, ma se il contenuto non è davvero rilevante e coinvolgente, non c’è proprio niente che Facebook possa fare per te.
Con la mia pagina ho fatto miriadi di test, pubblicando anche post in orari assurdi e anche a distanza ravvicinata, la risposta che ho avuto è sempre la stessa: puoi fare tutti i calcoli che vuoi, ma alla fine quello che conta davvero nel determinare la visibilità di un post è cosa pubblichi e come la gente reagisce ad esso. Punto.
Non fraintendermi, non ti sto dicendo che l’orario o il giorno in cui pubblichi non c’entra niente e non va, in qualche modo, pianificato strategicamente, ma che è di secondaria importanza rispetto all’effettiva qualità e pertinenza di ciò che posti.
Di Facebook, orari perfetti e posting perfetto
Dammi retta, come ti dicevo lascia perdere i post riempitivi, quelli che vanno messi perché “il capo vuole che facciamo almeno un post al giorno”, rischi di perdere quei pochi che seguono davvero la tua Pagina e che, all’ennesimo articolo inutile e fuffoso, magari decidono di lasciarla stare definitivamente;
concentrati sulla qualità, sulla creazione di rubriche strategiche e sulla promozione delle stesse in modo da raggiungere chi è interessato davvero a ciò che ha da dire il tuo brand. Testa, ottimizza, reitera quello che funziona e pensa al piano editoriale come un’occasione unica per aggiungere valore e rispondere ai bisogni/desideri della tua audience. Nient’altro.