Come scoprire se i follower Instagram sono finti e comprati?

Instagram follower comprati

Instagram follower comprati

Dovremmo essere giunti a uno stadio di maturità nel Social Media Marketing per cui dovrebbe essere chiaro che avere tanti follower di scarsa qualità è qualcosa di fine a se stesso e anche pericoloso (ne ho parlato in questo articolo), eppure in molti continuano a credere che il numero dei follower sia fondamentale, tanto da comprarne “a pacchi” pensando così di ascendere all’olimpo degli Influencer o comunque risultare più seguiti e credibili.

Esiste un metodo per smascherare chi acquista follower? Ci sono dei segnali che permettono di capire con elevata probabilità che un account ha acquistato follower finti, “un tot al chilo”? Vediamolo insieme.

Prima di partire, le dovute precisazioni

  • Quelli che ti andrò a indicare sono una serie di indizi che, messi insieme, suggeriscono un acquisto di follower massivo. Non è però una scienza esatta, ma una conclusione alla quale si arriva prendendo in considerazione una serie di elementi, quindi prima di puntare il dito contro questo o quel brand asserendo “questo sicuramente ha comprato i follower” pensaci, contestualizza e analizza bene;
  • Quello che ti vado a indicare è il MIO metodo utilizzato negli anni per valutare gli account di terzi di cui mi veniva richiesta l’analisi, fosse quello di un cliente o di un competitor, una formula ibrida in cui integro sia l’analisi manuale che l’utilizzo di tool specifici, come vedremo, ma si possono anche utilizzare altri metodi, sistemi e software “educati” ad hoc;
  • Quando parlo di acquisto follower NON intendo acquisizione follower tramite campagne pubblicitarie su Facebook e Instagram, che anzi, fatte bene e in modo strategico possono permettere di creare una community di qualità e attiva, come spiego in questo corso;
  • A oggi si possono acquisire follower, visualizzazioni e interazioni “un tot al chilo” in varie modalità, per esempio acquistandoli a pacchetto (es. 10.000 follower in 48h a 55 euro) o anche partecipando a gruppi di scambio (i cosiddetti POD, sconsigliati per diversi motivi). Ah sì, c’è anche chi promette “follower italiani e attivi” pronti all’acquisto, tuttavia ricordati che essere “italiani e attivi” non implica necessariamente essere interessati ai tuoi contenuti e ai tuoi prodotti e servizi. Naturalmente, il modo più semplice per riconoscere i follower fasulli resta quello di campionarne alcuni, verificarne l’attività e la nazionalità, come ti spiego nel 3° indizio.
  • Alcuni account negli anni si sono “redenti”, per cui diventa difficile capire quando e quanti follower hanno acquistato; mi riferisco ad alcuni che magari all’inizio – anni fa – hanno acquistato follower, ma nel tempo hanno migliorato la qualità dei contenuti, delle campagne e quindi dell’engagement e dei follower acquisiti. Ne conosco diversi e in questi casi risulta molto difficile capire se e quando ne hanno acquistati, essendosi in un certo senso “ripuliti la fedina” nel tempo. Insomma, beccare questi soggetti è molto difficile 🙂

Follower acquistati un tot al chilo, gli indizi che fanno sospettare

Indizio n°1: tanti follower, poco engagement

engagement instagram notjustanalytics

Uno dei segnali principali che generano sospetto e meritano di essere approfonditi è un bassissimo engagement rate (tasso di interazione, generalmente calcolato dividendo il numero di interazioni per i follower dell’account) unito a un grande numero di follower (vedi esempio sopra, tool utilizzato: Not Just Analytics). Account con decine di migliaia di follower, accompagnati da una manciata di like o poco più per post, zero o pochi e sospetti commenti (come “wow!!”/”nice shot”) fanno drizzare le antenne.

Naturalmente è qualcosa di sospetto, ma non basta: sono tanti infatti i brand che, magari perché molto conosciuti, hanno tanti follower, ma un basso tasso di interazione dovuto a un piano editoriale inesistente o scarsamente coinvolgente. Insomma, non necessariamente hanno acquistato follower al chilo, semplicemente stanno facendo Social Media Marketing male (qui trovi un corso per fare contenuti su Instagram come si deve e non solo).

Partendo da qui, passiamo all’aspetto secondario: i picchi sospetti di follower.

Indizio n°2: la crescita di follower “istantanea”

la crescita follower sospetta - tool: ninjalytics

Guardando allo storico relativo alla crescita follower di questo account salta all’occhio un incremento fulmineo di oltre 16.000 follower nell’arco di pochissimi giorni. Si tratta dell’account di un brand non particolarmente conosciuto, che non ha goduto di una qualsivoglia “esplosione di notorietà” in quel periodo di tempo, quindi effettivamente è molto, molto sospetto. Come analizzare questo tipo di attività? Con strumenti di terze parti specifici, come Not Just Analytics o Fanpagekarma, vi salterà subito agli occhi se c’è qualche attività fuori dalla norma.

Prima di gridare al compratore di follower seriale però, ricordiamoci sempre di indagare e di contestualizzare: quel brand è stato citato in un programma particolare e molto seguito in quel periodo? È stato coinvolto in un’attività dal potenziale virale? Ha avuto un’esplosione di notorietà proprio in quel time-frame, grazie magari a una qualche pubblicità o iniziativa specifica?

Assicuriamoci che non sia questo il caso e proseguiamo al terzo indizio, poiché, per dirlo alla Agatha Christie “Un indizio è un indiziodue indizi sono una coincidenzama tre indizi fanno una prova”.

Indizio n°3: la qualità e nazionalità dei follower

acquisto follower stranieriC’era un tempo – non molti anni fa- in cui alcuni strumenti di Social Media Analysis restituivano anche la nazionalità dei follower di account di terzi (e non ti dico quanti brand italianissimi e che vendevano esclusivamente nel Bel Paese ho beccato con fan per la maggioranza indiani e turchi -.-), purtroppo però al momento questo livello di analisi sembra non più possibile (restrizione privacy) e quindi è necessario approfondire in altro modo. Come?

Prendi a campione una cinquantina di follower dell’attività in questione – campionane un po’ a livelli diversi – e analizza quelli pubblici (si può rendere questa attività ancora più “scientifica” copiandone username, link al profilo e compilando le varie voci):

  • si tratta di profili completi (bio, username rispondente a nome-cognome o nickname di utente realistico, presenza Stories, Post…?)
  • sono profili attivi (Stories/Post negli ultimi mesi)?
  • provengono da nazionalità “coperte” dal brand o sembrano provenire da nazionalità sospette e NON coperte dal brand (es. India, Turchia…)?
  • comparali con gli account dei tuoi amici o dei brand che segui su Instagram: da 1 a 10, quanto ti sembrano “reali” in termini di contenuti pubblicati, hashtag utilizzati, didascalie, account seguiti e che seguono?

instagram

SE la maggioranza del campione analizzato è composto da profili che sembrano fake (pochissimi contenuti, username sospetti (vd. screenshot sopra), ma soprattutto provenienti da nazionalità estere e totalmente fuori target…), allora possiamo dire che, unito al basso tasso di interazione e ai picchi strani nella crescita dei follower, la possibilità di acquisto follower “un tot al chilo” è davvero molto concreta.

Teniamo conto, come detto in precedenza, che questa tecnica di analisi permette di smascherare gli acquisti follower più macroscopici e dozzinali, ma rende più difficile scoprire chi si serve di gruppi scambio-like o chi acquista follower di “qualità maggiore”, magari “italiani e attivi”. Diventa anche qui importante soffermarsi quindi su un aspetto qualitativo oltre che quantitativo: analizzando un campione della community del brand e guardando ai profili pubblici, ci sembrano in target quanto meno per caratteristiche demografiche e interessi?

Acquistare follower finti: una pratica vecchia e rischiosa

DM invito acquisto followerCome hai visto, non è poi così difficile “beccare” chi indulge in queste pratiche che promettono tanto in poco tempo, senza contare che lasciarsi incantare dai venditori di fumo che promettono numeri favolosi in poche ore non è solo poco strategico, ma anche pericoloso.

Instagram stesso scoraggia tali pratiche e si riserva il diritto di bannare chi vi cade e come sa bene chi ci è passato, recuperare un account bannato può essere molto difficile, a volte impossibile, senza contare che i follower non-guadagnati difficilmente interagiscono e soprattutto… comprano.

Insomma, lascia perdere l’acquisto di follower un tot al chilo, osserva chi dei tuoi concorrenti cade stupidamente in questa trappola da newbie e lavora su contenuti e follower base in target e di qualità e un piano paid diversificato. Il resto verrà da sé, senza scorciatoie.

Veronica Gentili

Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, speaker, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing e autrice di 4 libri best seller di settore. Veronica è considerata come uno dei maggiori esperti di Social Media Marketing in Italia e tra i 50 professionisti più influenti in ambito Ad-tech al mondo.

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