In un’era dove Instagram si evolve costantemente, l’utilizzo strategico degli hashtag resta una parte della strategia alla quale fare attenzione (e soprattutto, non esagerare!).
Quali sono le strategie da adottare nel 2024 per usare al meglio gli hashtag su Instagram?
Ecco i miei 5 consigli pratici tratti dal super tutorial “Come usare gli hashtag su Instagram dalla A alla Z” disponibile per tutti gli iscritti al Veronica Gentili Club.
Se invece cerchi un corso completo per dare veramente una svolta al tuo account Instagram, acquisire follower in target, aumentare le interazioni e, soprattutto, incrementare contatti e vendite, allora ti consiglio di non perderti la Masterclass online completa.
Ma prima, una doverosa precisazione…
Cosa sono davvero gli hashtag di Instagram? A cosa servono?
Nonostante siano presenti dal 2011 sulla piattaforma, in molti ancora li utilizzano poco, troppo o molto male, probabilmente non avendone chiaro il valore.
Infatti gli hashtag non sono semplici tag aggiunti per abbellire i post, ma potenti strumenti di targeting che, se usati correttamente, possono portare il tuo contenuto davanti agli occhi giusti, proprio perché permettono non solo di categorizzarlo, ma anche di “indirizzare” gli algoritmi di Instagram e far risaltare il post – Reel, foto, video o carosello che sia – nelle varie pagine di raccolta hashtag e di ricerca.
Per portare risultati quindi la scelta degli hashtag deve essere intenzionale, basata su ricerca e analisi del pubblico.
1. La Ricerca è la chiave del marketing fatto bene, SEMPRE
La ricerca degli hashtag non dovrebbe mai essere trascurata. Usare gli hashtag giusti significa conoscere il tuo pubblico, il tuo brand, ciò che lo caratterizza, il settore e capire quali parole chiave risuonano di più con esso. Prima di iniziare a usare hashtag casuali ricerca e analizza:
- quali sono quelli che davvero identificano il mio settore, luogo (se pertinente) e argomento;
- quali usano i concorrenti “bravi” sui social;
- quali i clienti e potenziali clienti, in riferimento a ciò che offri.
Fasi come l’analisi dei concorrenti e la sperimentazione con diversi gruppi di hashtag possono rivelarsi inestimabili. Dedica quindi del tempo a questi preziosi step e inizia a raccogliere idee di hashtag da usare basatie sui dati.
2. Evita la tentazione del popolare
#Happy? #Likeforlike? #Lovemyjob? Ti prego, no 🙁
Gli hashtag estremamente popolari possono sembrare attraenti per la loro vasta portata, ma spesso non sono la scelta migliore per un engagement qualitativo, anzi, puoi ricadere nell’uso di hashtag bannati da Instagram e limitare fortemente la visibilità dei tuoi contenuti.
Gli hashtag di nicchia, che rispecchiano più da vicino i tuoi contenuti e il tuo pubblico, generalmente tendono a portare risultati migliori in termini di qualità di copertura e interazioni.
Il consiglio è di fare un buon mix tra hashtag più ampi (<2 MLN), hashtag di media ampiezza (<200mila) e hashtag più di nicchia (< 50mila), testando quale combinazione di porta i risultati migliori, ricordandoti che in genere l’hashtag è solo un pezzettino del successo di un post, molto più importanti sono i contenuti e il formato usato (nel corso presente nel VGClub ti suggerisco un framework dal quale partire).
3. La Qualità Batte la Quantità: il numero degli hashtag
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Instagram permette fino a 30 hashtag per post, ma questo non significa che dovresti usarli tutti.
Come ti ho spiegato in questo post, le ricerche portano evidenze contrastanti e diverse nel tempo sul numero di hashtag da utilizzare, a mio avviso usare tra gli 8 e 13 hashtag permette di avere una buona ampiezza di possibilità da esplorare senza sfociare nel generico e nello spam.
4. Crea e promuovi il tuo branded hashtag
Non dimenticare il potere degli hashtag brandizzati, utilizzati da sempre da brand piccoli e grandi per favorire la diffusione delle proprie cause/prodotti/servizi e aumentare la notorietà (es. #Speakbeautiful di Dove o #TasteSouthTyrol dell’ente di promozione del Sud-Tirolo o #bestwesternitalia dell’omonima catena).
Creare un hashtag unico per il tuo brand o campagna non solo aiuta a costruire la tua identità su Instagram, ma incoraggia anche l’UGC (User Generated Content), aumentando l’engagement e la fedeltà del pubblico.
Non dimenticare di diffondere, soprattutto offline – in negozio e in tutto il materiale coordinato – il tuo hashtag brandizzato – o più – e incoraggiare i clienti ad usarlo:
questo non solo ti permetterà di favorire la notorietà del tuo brand in modo continuativo, ma anche e soprattutto di raccogliere i contenuti generati da chi ha avuto esperienze con i tuoi prodotti/servizi, analizzarli e ricondividerli, oltre a cementare la tua community.
5. Testa, analizza e riprova
Come al solito e come ti dirà chi ha davvero esperienza con i social – nei miei 12 anni sul campo ne ho viste di tutti i colori e ho visto funzionare anche le strategie più improbabili – non c’è la ricetta magica: testa, valuta, reitera ciò che ti sembra funzionare e valuta ancora.
Alcuni strumenti come NotJustAnalytics e Iconosquare ti permettono, tra le altre cose, di analizzarli e monitorarli e di sceglierli in modo più strategico.
Ricordati che sei sempre tu ad avere in mano le redini del gioco:
gli hashtag sono un aspetto ancora significativo di una strategia di Instagram Marketing, ma se prima non crei un piano editoriale strategico, non disponi di contenuti veramente di valore per le tue target audience, non basteranno di certo una manciata di hashtag a portarti al successo!
Analizza e usa gli hashtag come integrazione a un piano solido e ben strutturato per vedere risultati, sempre 😉
Un abbraccio,
Veronica
