Solo 6 mesi fa Facebook annunciava la nascita del Facebook Journalism Project, un programma mirato ad offrire strumenti e percorsi formativi ai giornalisti; dopotutto, sempre più persone informano e si informano attraverso Facebook, diventa imperativo per il gigante blu costruire un sodalizio con chi ogni giorno per lavoro immette milioni di articoli sulla piattaforma (e sembra anche stia per offrire un altro sistema di monetizzazione ai publisher, un paywall integrato direttamente con gli Instant Article).
Dopo 6 mesi di sperimentazione, Facebook annuncia delle novità per i professionisti dell’informazione, specialmente lato local.
Vediamo gli aggiornamenti più interessanti.
1. Miglioramenti sugli Instant Article
Ultimamente il social network ha introdotto varie migliorie lato Instant Article, tra le quali gli Inviti all’azione per iscriversi alla newsletter o diventare fan della pagina, direttamente dall’articolo stesso.
Inoltre si è dato maggior controllo e flessibilità a chi monetizza attraverso gli Instant, la possibilità di aggiungere con maggior frequenza i posizionamenti per le ads negli articoli e nuovi strumenti per l’analisi delle performance.
Facebook sta anche lavorando ad un sistema per favorire l’iscrizione diretta agli Instant Article, per ora in fase di test.
Insomma, sembra proprio che stiano diventando uno strumento imprescindibile per chi si occupa di news.
2. Inserimento delle Ads nei Video
I publisher adesso possono monetizzare attraverso le in-stream video ads, ma non solo; Facebook sta testando le pause video anche nei video on-demand e nei Live Stream erogati tramite API. Quello del guadagno immediato tramite video è un business sempre più interessante e queste novità vanno a colpire i publisher vedevano in questo formato un semplice e solo modo di creare engagement, non monetizzabile e difficoltoso da gestire.
3. Rights Manager & Branded Content tool vengono migliorati
Facebook annuncia dei miglioramenti anche per lo strumento che permette ai publisher di proteggere i propri video, il Rights Manager, con tanto di regole automatizzate. Altre migliorie vengono fatte al Branded Content tool, lo strumento che permette di gestire e “regolare” le attività di co-marketing.
4. Formazione, strumenti e certificati per i giornalisti
Come già detto all’annuncio del Facebook Journalism Project, Facebook offre ai giornalisti e alle scuole di giornalismo a titolo gratuito l’utilizzo di Crowdtangle, strumento che permette di scoprire le notizie più calde del momento online, i trend, fare competitive analysis e molto altro.
Lato formazione, arriva il Facebook Journalist Certificate, un percorso formativo interamente dedicato ai giornalisti e una serie di risorse per aiutarli a mantenere al sicuro i propri account.
5. Luce puntata sulle local news e local community
Oltre a ricordare l’attenzione che la piattaforma ha verso il tema delle notizie non veritiere e annunciare una serie di strumenti e partnership atti a contrastare la diffusione delle bufale online, Facebook spiega che sta facendo dei test in modo da favorire la diffusione delle notizie locali sulla piattaforma.
Il gigante blu sta infatti testando ben 3 prodotti:
il primo permette agli amministratori di gruppi che regolarmente discutono di notizie locali, di aggiungere un’unità dinamicamente popolata con notizie dalle testate del luogo (al momento non è chiaro come vengano scelte), molto semplici da condividere nel gruppo stesso;
il secondo permette agli utenti di rendere pubblica la città in cui vivono attraverso un badge che li definirà come “local” non appena commenteranno le notizie dei publisher locali;
il terzo mostrerà all’utente che sta leggendo una notizia locale un’unità che lo incoraggia a condividerlo nei gruppi locali dove è già presente.
Facebook definisce “gruppo locale” un gruppo nel quale sono stati condivisi almeno 3 articoli di publisher locali negli ultimi 28 giorni e che si trova nella stessa area dei publisher di cui sopra.
Insomma, come annunciato ultimamente, Facebook dà e darà sempre più peso e strumenti ai gruppi, uno dei pilastri fondanti della piattaforma.
Il social network blu sta sfornando alla velocità della luce una serie di strumenti specifici per i professionisti dell’informazione, in modo da favorire un utilizzo consapevole, efficace e, soprattutto, coerente con le dinamiche di engagement della piattaforma.
Sapranno farne tesoro e valorizzarli per il proprio lavoro?