E se Facebook morisse domani?

E se Facebook morisse domani?

E se Facebook morisse domani?

Signore e Padrone dei Social Network con i suoi 1.26 miliardi di iscritti,  1.19 miliardi di utenti mensili e 728 milioni di utenti giornalieri, è entrato nel linguaggio comune e nel vissuto di ognuno di noi:

“ci troviamo su Facebook”, “aggiungimi tra gli amici”, “sai cosa ho letto su Facebook?”, ognuno di noi ha integrato questo Social Network come estensioni corporea e di pensiero, rendendo sempre più sottile il confine tra on-line e off-line.

Ma cosa succederebbe se Facebook “morisse domani”?

Cosa accadrebbe se milioni di utenti si stancassero di questa piattaforma e la abbandonassero?

E soprattutto, cosa farebbero le aziende che hanno investito tempo, denaro e risorse in questo canale (a parte trovarsi con una mano davanti e una di dietro)?

Tra il 2015 e il 2017 Facebook perderà l’80% degli utenti che lo abitano

No, non è uno scherzo ma i risultati di una ricerca universitaria statunitense raccontata in un post lucido e preciso di Riccardo Scandellari.

E’ successo per MySpace, Social Network nato, cresciuto, crollato e miseramente risorto in soli 10 anni e potrebbe succedere anche a Facebook, per 2 semplici motivi:

  • Tutto nasce, cresce e muore 
  • I Social Network nascono, crescono e muoiono per riprova sociale

I social network si autoalimentano grazie al passaparola, grazie al fatto che i nostri amici ne fanno già parte e diventano uno stimolo per farne parte anche noi e per portarvi altri amici e conoscenti (chiediti: “perché mi sono iscritto a Facebook?”).

Analogamente, se diverse persone iniziano a stancarsi degli elementi e strumenti che offre una determinata Rete se ne allontanano, portando con loro gli amici e poi gli amici degli amici, come in un’epidemia, che ha già mandato al collasso il buon MySpace.

La ricerca in questione ci dice che Facebook ha già raggiunto il picco massimo di popolarità ed ha già iniziato la fase di declino:

che sia una previsione ben ponderata e basata su un solido sistema di analisi sta a te valutarlo, ma una cosa è certa:

[Tweet “E’ davvero possibile che Facebook in un immediato futuro cessi di essere il Re dei Social Network”]

E qualcuno pare già che alcuni giovani abbiano iniziato ad abbandonarlo per altri Social Network “più cool”.

Buono a sapersi: sono ufficialmente finito.

Se questa notizia ti ha sconvolto hai un problema. Un grosso problema.

Probabilmente hai basato gran parte della tua strategia di business in Rete proprio su Facebook e se crolla Facebook, beh, crolli anche tu.

Te lo dice una persona che ha fatto di Facebook il suo Social Network di elezione per 2 ragioni:

  •  Affinità personale (Facebook è il canale che, per come intendo raccontarmi e raccontare,  permette di esprimermi al meglio grazie all’appeal visuale e al fluido aggiornamento del NewsFeed, unito al fatto che moltissime persone con cui intendo rimanere in contatto sono quotidianamente presenti )
  • Motivi strategici (Richiesta di mercato, dati numerici, performance, social-piattaforma pubblicitaria accessibile a piccole, medie e grandi imprese, etc)

eppure la cosa non mi destabilizza perché ho imparato a vedere Facebook come un canale che, per quanto privilegiato, è e deve essere un elemento tra tanti altri che compongono la Web Strategy di un’impresa.

Un satellite non Il Pianeta.

Un mezzo non Il Fine.

E quindi adesso cosa dovrei fare?

Se hai basato tutta la tua strategia Web e Social su Facebook, ti consiglio di fermarti un attimo e riflettere:

Facebook non è tuo, non decidi tu le regole (credo tu ne abbia la conferma ogni giorno con i vari cambiamenti che introduce senza preavviso), ma, soprattutto, non può e non deve essere il Centro della tua presenza in Rete.

Ecco perché lo chiamo canale, ecco perché lo ripeto spesso in qualsiasi corso, speech o workshop:

Facebook (come gli altri social network) è un ambiente nel quale intercettare e tenere informati potenziali clienti e clienti acquisiti, interagire con loro, conquistarne l’attenzione e rinegoziarne costantemente l’interesse, ma non è l’ambiente finale in cui li vuoi portare, far tornare e far acquistare: il fulcro è il  TUO sito web.

I Social rientrano in una serie di canali, strumenti e strategie integrate tra loro (SEO, SEM, SMM, Blogging & co.) che insieme concorrono a raggiungere i tuoi obiettivi con la consapevolezza che, vista l’evoluzione continua e spesso repentina del Web, ogni canale, strumento e strategia va rivalutato periodicamente alla luce degli obiettivi raggiunti e dei cambiamenti avvenuti.

Se invece, come ti auguro, hai inserito questo Social in un progetto più ampio diversificato, continua a valutare la performance di questo canale relativamente al tuo business, con gli occhi ben aperti verso nuove realtà che stanno prendendo piede e i trend in ascesa.

Personalmente non credo che Facebook collasserà domani stesso (e visto il tempo che ho impiegato per studiarmelo, non me lo auguro nemmeno un po’), ma credo che sia possibile in un prossimo futuro (2 anni? 3 anni? 10 anni? Chi può dirlo?) se non riuscirà a comprendere le reali esigenze degli utenti,  a soddisfarle per tempo in modo continuativo e ad anticipare i trend.

E siccome non esiste Social Media Marketing senza Social Network e non esistono Social Network senza persone, credo che la cosa più difficile e stimolante del nostro lavoro in Rete sia proprio questo:

capire e anticipare i bisogni delle persone.

Cogliere i segnali di cambiamento prima che il cambiamento ci colga impreparati.

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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, speaker, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing e autrice di 4 libri best seller di settore. Veronica è considerata come uno dei maggiori esperti di Social Media Marketing in Italia e tra i 50 professionisti più influenti in ambito Ad-tech al mondo.

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