Social media & PMI: formare un dipendente o affidarsi a un professionista?

Social Media e PMI: dipendente o professionista?

Social Media e PMI: dipendente o professionista?

Quella del Social Media Marketing può essere una bella spina nel fianco, soprattutto per Piccole e Medie Imprese che si rendono conto dell’urgenza di presidiare anche questi spazi.

Già, ma come fare?

Meglio affidare tutto ad un professionista o Web Agency che curi la nostra presenza sui social o formare un dipendente in modo che sappia dove “mettere le mani” e come raccontarci?

Ecco tre strade possibili da seguire per la gestione degli account social della tua azienda, con le criticità e le opportunità che ognuna offre.

 

1. “Tu, dipendente/familiare che fa altro…ora gestiscimi anche Facebook!”

Una delle “strategie” che vedo adottare più spesso dalle aziende che comprendono il bisogno di essere presenti nei social network  è quella di delegarne gestione ed aggiornamento ad un dipendente che si occupa di tutt’altro (segretaria, receptionist, “figlia/nipote che usa il computer”) e che, per lavoro, ha a che fare con il Pc.

Sembra la strada più semplice, soprattutto per le microimprese, senza costi aggiuntivi da sostenere e senza bisogno di esternalizzare il servizio:

in realtà è uno dei peggiori errori che puoi fare.

La persona in questione si sentirà legittimata a farlo “a scappatempo” o non farlo per niente visto che non è la sua principale mansione e, non essendo adeguatamente formata, non saprà dove mettere le mani e con ogni probabilità farà un bel po’ di danni.

Forse, se incuriosita, si leggerà qualche nozione “volante” su Google, darà uno sguardo a ciò che fanno i concorrenti (magari sbagliando) e procederà con una serie di pratiche inutili, spesso urtanti e poco efficaci, con il rischio di rompere le scatole alle persone o , addirittura, di allontanarle.

Un consiglio: se non hai un budget da destinare alla tua presenza aziendale nei social network, rifletti seriamente prima di lanciarti in modo amatoriale.

Meglio non esserci che esserci nel modo sbagliato.

 

2. “Tu, dipendente! Va’ e seguiti un corso di social media marketing!”

Un’altra strategia (senz’altro ponderata), è quella di far seguire un corso di formazione  (o più) ad  un dipendente scelto, affinché possa seguire ed implementare la propria presenza sui social in modo consapevole.

Nonostante sia sicuramente una soluzione migliore rispetto al delegare tutto ad una persona totalmente digiuna, a mio avviso, ci sono delle condizioni imprescindibili affinché un investimento del genere porti risultati positivi:

  • Il dipendente deve dimostrare attitudine e curiosità verso la Rete, in particolare verso i social network
  • Il dipendente deve dimostrare attitudine verso le relazioni interpersonali e l’ascolto del prossimo, sia online che offline
  • Il dipendente deve avere dimestichezza con il Computer ed i dispositivi mobili
  • Il dipendente deve ritagliarsi, durante la sua giornata lavorativa, il tempo necessario per l’aggiornamento, il monitoraggio e le attività necessarie per la gestione degli account social
  • Se il dipendente ha una base di comunicazione, marketing, sociologia e affini è ottimale

Non basteranno 2 o 3 ore di corso o formazione (sia online che offline) per poter dire “ho chi mi gestisce i social in azienda”, quanto più una conoscenza approfondita, un’osservazione  e sperimentazione quotidiana unite a un aggiornamento costante su novità e strumenti che questo ambito ogni giorno offre.

Insomma, una sana curiosità e passione da parte di chi ha in mano la nostra presenza nei social network.

Questo genere di soluzione è un buon compromesso tra la gestione inutile e dannosa delegata “a chi fa altro” e quella da parte di un professionista o web agency, a patto che vengano rispettate le condizioni sopracitate.

 

3. “Social Media Community Manager o quello che sei…ho bisogno di te!”

La soluzione migliore, ovviamente, è quella di affidarsi ad un professionista o Agenzia che studi i reali bisogni, target, obbiettivi, potenzialità e criticità della tua azienda in Rete e sappia davvero dove “mettere le mani”.

Un Social Media Manager saprà come coordinare la tua presenza aziendale sui social con le altre attività di promozione e comunicazione che già hai avviato, saprà come raccontare la tua attività ed intercettare persone realmente interessate a ciò che proponi.

Tieni conto che il Social Media Marketing da solo serve fino ad un certo punto, come spiego nel post Quando i social media sono inutili?è importante che la tua intera strategia di comunicazione sia  integrata con vari strumenti e tattiche su più fronti.

 

Questi sono i consigli che mi sento di dare in particolar modo alle micro e medie imprese che vorrebbero abitare la Rete in modo efficace e “non sanno da che parte rifarsi”.

Mi permetto di darti un altro consiglio: prima di pensare a quanto sarebbe bello essere presenti a modino su Facebook, Twitter e compagnia, pensa a quanto sia realmente efficace, fruibile, attrattivo e rappresentativo della tua azienda il tuo sito web.

E’ quella la tua casa digitale, il tuo biglietto da visita…viceversa dove potranno conoscerti meglio e apprezzare ciò che offri le persone che ti avvicinerai nei social network?

 

 

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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, speaker, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing e autrice di 4 libri best seller di settore. Veronica è considerata come uno dei maggiori esperti di Social Media Marketing in Italia e tra i 50 professionisti più influenti in ambito Ad-tech al mondo.

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