Sono un avvocato/psicologo/consulente/giornalista/freelance di qualsiasi tipo, conviene aprirmi la pagina Facebook?
Sono il CEO/manager di un’azienda o comunque “il front man” della stessa, meglio una pagina Facebook o un profilo personale?
Sono domande che spesso mi sento fare e la cui risposta è tutt’altro che scontata.
In un mercato che mette al centro le persone e nel quale il personal branding è sempre più importante, sia per i singoli che per le aziende, capire come valorizzare la propria presenza sul social network più abitato al mondo diventa fondamentale.
Basta un profilo personale o è necessario aprire una pagina? Posso avere solo una pagina Facebook ed evitarmi il tedio di gestire richieste di amicizia con un profilo?
Vediamo le opzioni possibili.
Aprire una Pagina Facebook: pro e contro
Che tu sia un freelance o semplicemente un professionista che vuole investire su se stesso (anche per valorizzare l’attività della propria azienda, come si sa è più facile coinvolgere con un volto che con un logo), se vuoi rendere Facebook una concreta risorsa di business non hai alternativa: devi aprire una pagina.
Con un profilo personale infatti non solo non potrai avere più di 5000 amici (con una pagina invece il numero di fan è illimitato), ma non avrai accesso a nessun tipo di dato analitico (chi vede i tuoi post? quanti? come li consumano?) e non potrai usufruire delle Facebook Ads, uno degli strumenti pubblicitari più potenti e precisi al mondo.
Diciamo che il tuo personal branding rischia di essere un po’ troppo amatoriale, se ti limiti al profilo personale, ecco.
D’altro canto, aprire e gestire una pagina richiede strategia, impegno e costanza, tutti aspetti che devi esser certo di poter curare per non favorire l’effetto opposto, ovvero quello di un professionista sciatto, che si presenta in modo amatoriale;
come tutte le cose, ci sono dei pro e dei contro, che vanno pesati prima di prendere una decisione.
Tra i pro:
- presenza “professionale” e “ufficiale” sul social
- accesso a dati analitici (inesistenti sul profilo personale)
- possibilità di fare advertising mirato
Tra i contro:
- necessità di una strategia, piano editoriale ed investimento continuativo in Facebook Ads per avere risultati
- rischio abbandono pagina per mancanza tempo (pagina abbandonata = scarsa professionalità)
- se la pagina non viene gestita o comunque supervisionata da professionisti, è alto il rischio di scivoloni ed epic fail pubblici per incapacità di utilizzare gli strumenti che Facebook offre
Ed il profilo personale Facebook?
Anche se apriamo una pagina, il profilo Facebook resta importante; ci permette infatti di veicolare i contenuti della pagina dando un tocco personale, raggiungendo in primis chi potrebbe essere più coinvolto dagli stessi (i nostri amici e colleghi, appunto) ed aumentandone quindi la visibilità.
Oltretutto, non si può gestire una pagina Facebook senza un profilo “dietro” già da qualche anno, per cui il mio consiglio è di affiancare all’attività professionale della pagina quella del profilo personale, che se utilizzato strategicamente permette di valorizzarne i contenuti.
Ma i gruppi Facebook servono per il Personal Branding?
In un post che ho pubblicato proprio ieri, il buon Francesco Margherita suggeriva come strumento di marketing per professionisti e freelance il gruppo Facebook (da poco “creabile” anche con la pagina); in effetti si tratta di un ottimo tool, che permette di creare una vera e propria community intorno al professionista e alla sua attività.
Mantenere vivo un gruppo però richiede molto tempo e attenzione continua, la presenza di un moderatore e la generazione di contenuti in grado di stimolare il confronto; insomma, richiede molta attenzione e cura e se non hai abbastanza tempo e uno staff in grado di supportarti nell’attività, suggerisco di lasciar perdere.
Non c’è niente di peggio che un gruppo il cui ultimo post risale al 2013 o completamente abbandonato a se stesso, allo spam e alle discussioni fuori tema.
Ti suggerisco quindi di aprire una Pagina se vuoi valorizzare le tue competenze ed esperienze, ma non prima di aver stabilito una strategia (chi vuoi raggiungere? con quali obiettivi? quali contenuti hai intenzione di pubblicare?) ed aver ben chiaro dove vuoi arrivare.
Non vorrai mica presentarti nel modo sbagliato, vero?