I numeri sui social non contano niente. Ma siamo sicuri?


Dopo che Camisani Calzolari ha pubblicato un’analisi secondo la quale più della metà dei followers di Grillo sono bot è impazzita la rete.

Discussioni in merito alla scientificità del metodo usato, alle uscite forvianti di certe testate, alle minacce verbali a Camisani Calzolari, ma, soprattutto in molti si sono chiesti e hanno chiesto “ma che ci frega a noi di quanti followers ha Grillo?”

E si sono per la maggior parte risposti “in effetti, niente”.

Perché nei social i numeri non contano niente.

Perché conta l‘engagement, come e quanto interagisci con i tuoi fan e followers, “i numeri contano poco”, si legge in un interessantissimo articolo di HighTech , dove, appunto, si critica coloro che nel mondo della comunicazione non sanno assolutamente nulla dei social e“si riempiono la bocca con quel “2.0” che non sanno neanche dove sta di casa”.

 

Ma siamo sicuri che i numeri non contino proprio niente?

 

Io direi piuttosto che non conta niente avere 100.000 fans/followers che non interagiscono affatto con la nostra Pagina/Profilo.

Nei social non conta niente avere numeri se questi non danno luogo a relazioni, interazioni e scambi.

 

Ma i numeri, psicologicamente e socialmente, hanno una grande importanza, anche nei social.

 

Basta, ad esempio, andare in un qualunque mercatino ed osservare cosa fa la gente:

la maggior parte delle persone sarà naturalmente ed inconsciamente portata a dirigersi verso la bancarella dove vede altre persone accalcate, poiché “se tanta gente va lì ci sarà sicuramente qualcosa di interessante!”.

sarà portata, sempre naturalmente, a prestare meno attenzione alla bancarella alla quale non si ferma nessuno.

 

Poiché, è bene non dimenticarlo mai, soprattutto quando si parla di social, che è intrinseca alla nostra natura la tendenza ad imitare i comportamenti che la società premia e che, in generale, vengono riprodotti da molti altri individui.

Questo concetto viene ben teorizzato da Robert Cialdini sotto il nome di “Riprova Sociale”;

in pratica “le persone, in media, tendono a ritenere maggiormente validi i comportamenti o e le scelte che vengono effettuati da un elevato numero di persone. È il fenomeno psicologico-sociale alla base della diffusione delle “mode”.  [UPDATE]

 

Ora, traslando questo nel mondo degli SN, se vedo che molte persone seguono qualcuno/qualcosa, sarò portato a credere che quel qualcuno/qualcosa abbia qualcosa di interessante da offrire per aver attratto così tanta gente.

Ed è ovvio che ciò non conterà niente se poi mi ritroverò ad essere fan/follower di una pagina statica e con un basso grado interazione, ma sono convinta che influisca, e molto, a primo impatto.

 

Dopotutto, a meno che non sia di un parente o di un amico o sia nata ieri, la seguiresti su Twitter un’azienda con 20 followers?

Diventeresti fan di un prodotto su Facebook con 15 like?

Io non credo.

 

Perché quella serie di numeri, consciamente o meno, ci dicono quante altre persone hanno ritenuto interessante quel contenuto.

Ci dicono quanto è condiviso.

Ci dicono quanti la pensano in quel modo.

 

Altro è leggere i numeri (come purtroppo molti giornalisti hanno fatto, figli delle logiche da tv o radio) come vanno letti per i media tradizionali, dove hanno tutt’altro significato rispetto a quello che assumono nei new media.

 

Per la televisione o per la radio, i numeri sono fondamentali, poiché sono mezzi di comunicazione che parlano esclusivamente alle persone, non con le persone: interessa sapere, ad esempio, a chi compra una pubblicità televisiva, quanta gente si stima che raggiunga quella pubblicità in quella determinata fascia oraria in quel determinato giorno.

Come parlando ad un megafono, io ho bisogno di sapere quanta gente c’è in piazza, quanta sentirà la mia voce, per capire se ne vale la pena o meno.

Ma questo ragionamento vale per i media tradizionali appunto,vale per un rapporto unidirezionale e verticale, che niente ha a che fare con l’interazione, la biunivocità, l’orizzontalità dei social media.

 

Far credere alle persone che contino solo i numeri nei social è completamente sbagliato, ovviamente.

Ma lo è anche far credere che non contino niente, dimenticando che cresciamo, impariamo, socializziamo per imitazione e vedere che in tanti apprezzano un qualcosa influenza sicuramente il nostro approccio verso quel qualcosa.

 

 

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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, speaker, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing e autrice di 4 libri best seller di settore. Veronica è considerata come uno dei maggiori esperti di Social Media Marketing in Italia e tra i 50 professionisti più influenti in ambito Ad-tech al mondo.

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