Vuoi portare traffico di qualità al sito web?
Magari ottenere conversioni, come contatti e acquisti?
Allora probabilmente dovresti smettere immediatamente di usare l’obiettivo Traffico > “link click”, che può portarti certamente tanti click sui link, ma spesso e volentieri di scarsa qualità o comunque molto meno propensi a convertire rispetto ad altri tipi di ottimizzazione.
Ti spiego perché.
Il vero problema delle campagne link click…
Se ti fermi al CTR, al numero di link click e al CPC delle tue campagne per valutarne la riuscita, potresti avere un grosso, grosso problema.
Gli inserzionisti che conoscono bene il sistema di ottimizzazione di Meta sanno che la scelta dell’obiettivo nelle Facebook e Instagram Ads è cruciale e incide profondamente sui risultati:
se infatti diciamo al sistema che vogliamo “interazioni”, “link click” o “conversioni” ciò che farà è scegliere all’interno del pubblico che abbiamo selezionato le persone più propense a fare quel tipo di azione e a farcela ottenere al miglior costo o costo desiderato, come ti spiego in questo corso.
È esattamente questo il motivo per il quale se ottimizziamo per esempio per Copertura, il sistema si concentrerà nel raggiungere più persone possibili e potresti avere ben poche interazioni, visite e conversioni, stessa cosa se ottimizzi per Video Views: Meta cercherà di farti avere il maggior numero di visualizzazioni del video (in genere ThruPlay) per il tuo budget, ma non stupirti se le interazioni saranno meno di una campagna ottimizzata per questo o avrai meno contatti di una ottimizzata per l’obiettivo specifico.
Il problema delle campagne per link click, se vogliamo, è ancora più grande e può davvero farti buttare un sacco di soldi:
perché se ottimizzi per questo obiettivo, Meta certa di raggiungere le persone più propense a cliccare, non tanto a visualizzare la pagina di destinazione o, meglio ancora, fare azioni con “un peso reale” in termini di business, come visualizzazione di una certa percentuale della pagina, aggiunta al carrello, contatto o acquisto.
E se imposti questo obiettivo su pubblici molto ampi, con posizionamenti non controllati (nel corso Meta Ads Advantage ti spiego come evitare di buttare via soldi così) il rischio di farsi galvanizzare da un ottimo CTR, ricevere un mucchio di link click, ma di fatto scarsissime visite di qualità è davvero altissimo, come ho visto in vari test che ho fatto negli anni (naturalmente ti invito a fare i tuoi per verificare).
Ho visto tanti account, anche con spese considerevoli, investire in campagne di link click al sito web, per poi scoprire che la forbice tra chi cliccava ed effettivamente atterrava sul sito era molto ampia, la frequenza di rimbalzo altissima, il tempo medio ridicolo e il tasso di conversione molto, molto basso.
Alti CTR, tanti link click, per poi ritrovarsi in mano un pugno di mosche.
Veronica, come faccio a controllare la qualità del traffico delle mie campagne al sito web?
Se non hai ancora implementato Meta Pixel e Conversion API, i migliori alleati di qualsiasi inserzionista per ottimizzare e monitorare i risultati di queste tipologie di campagne direttamente dal pannello Gestione Inserzioni, avrai sicuramente implementato un sistema di tracciamento del sito come Google Analytics 4.
Cerca tra le fonti di traffico (chi fa campagne di questo tipo mangiare i tag UTM a colazione, (se fai parte del VGClub trovi in area utente un tutorial in cui ti spiego come usarli in modo avanzato e un altro tutorial in cui ti spiego come impostare le metriche personalizzate per analizzare in tempo reale la qualità del traffico) e verifica:
- quante sessioni hanno generato?
- quante con coinvolgimento?
- quanto è la durata media del coinvolgimento?
- Ma soprattutto… quanti e quali eventi chiave rilevanti per il tuo business (registrazione, richiesta info, acquisto…) hanno generato?
Ricorda che il tracciamento delle conversioni non è necessario SOLO per chi vende online, anzi, è fondamentale anche per chi usa il sito per farsi conoscere e considerare, sia una piccola attività locale che un’azienda di vendita software… dopotutto, se non acquisisci interesse, contatti e contRatti, il sito a che serve? Ad accumulare visite di scarsissima qualità?
E pensa anche che, secondo dati interni di Facebook, ottimizzare per link click anziché per conversioni può farti spendere PIÙ DEL DOPPIO di quanto spenderesti ottimizzando per conversione.
Insomma, vale la pena buttare via così i tuoi soldi o quelli dei tuoi clienti?
Ok, ma io ottimizzo per Visualizzazione della pagina di destinazione…
Anche qui, ti consiglio di approfondire la qualità delle visite che ti arrivano e di valutare se forse non sarebbe meglio 0ttimizzare per un un evento, magari personalizzato, che dica al sistema “ehi, io non voglio semplici visite, ma conversioni di un certo tipo”.
Come ho dimostrato in un test che ho portato alla All Things Facebook & Instagram Conference di Atene, potresti portare traffico di ben maggiore qualità con un’ottimizzazione per conversioni anziché traffico, naturalmente ti invito a fare i tuoi test e trarre le tue conclusioni:
Per farlo devi implementare come si deve Meta Pixel e Conversion API e successivamente attivare il tracciamento degli eventi personalizzati, come Page Scroll X%, Visualizzazione di X pagine, Tempo X sul sito e così via.
Ci sono dei casi in cui Link Click è l’unica ottimizzazione possibile?
Assolutamente sì.
In tutti i casi in cui NON puoi tracciare ciò che avviene dopo il click (es. rimando Whatsapp, messaggistica o a un qualsiasi sito esterno in cui non puoi inserire pixel e Conversion API), non ci sono alternative.
Ricordati però appunto che nella maggior parte dei casi ha senso questo tipo di ottimizzazione SOLO quando non hai davvero altra possibilità di tracciamento e che non deve essere un alibi per rimandare continuamente l’implementazione degli strumenti di monitoraggio e ottimizzazione che abbiamo visto anche perché, di fatto, per te significa potenzialmente buttare via soldi dalla finestra in link click “vuoti” ogni giorno che passa.
Il vero problema di molte campagne: i KPI completamente sbagliati
C’è chi ancora giudica la riuscita di una campagna da metriche come CPC, CPM e CTR non capendo che gli indicatori di performance cambiano a seconda degli obiettivi (una campagna a obiettivo Notorietà non ha di certo gli stessi KPI di una a obiettivo Conversioni) e che pagare poco un click, raggiungere un certo numero di persone o avere un alto tasso di click non significa necessariamente raggiungere il pubblico giusto né ottenere i risultati che realmente ci dovrebbero interessare, come la notorietà verso un certo tipo di target persona, l’interesse da parte di un certo tipo di target persona e, soprattutto, un certo tipo di azioni, come richieste di informazioni, iscrizioni, acquisti e così via.
Non fermiamoci alle “fuffa-metrics”, ma approfondiamo sempre e soprattutto, chiariamo prima di tutto gli Obiettivi che abbiamo con le nostre campagne e relativi KPI da monitorare prima di lanciarne, pena l’erronea lettura dei dati e un sacco di soldi spesi in numeri vuoti.