
Per anni, la chiave del successo nelle campagne Meta è stata il targeting. Sì certo, la creatività era importante, ma scegliere il pubblico giusto e segmentarlo a dovere era essenziale per ottenere risultati a miglior costo. Oggi non è più così.
Con le progressive restrizioni in ambito di tracciamento e targeting e l’introduzione di Andromeda, il nuovo motore di retrieval annunci pensato proprio per raggiungere la persona giusta con l’annuncio più pertinente, l’algoritmo lavora in modo completamente diverso: non cerca più solo chi mostrare un annuncio, ma quale annuncio mostrare a ciascuna persona. E per riuscirci, ha bisogno di un elemento chiave: varietà creativa.
In altre parole, la creatività è il nuovo targeting. E chi continua a pubblicare varianti simili o semplici “ritocchi” di un’unica idea rischia di sprecare budget e opportunità.
Cos’è la diversificazione creativa (e perché fa la differenza)
La diversificazione creativa consiste nel creare un’ampia gamma di annunci pubblicitari con temi, messaggi e visual differenti, capaci di parlare a pubblici diversi. È il modo in cui oggi si lavora con – e non contro – l’algoritmo di Meta.
In passato, gli inserzionisti si basavano su una segmentazione molto precisa per “forzare” la piattaforma a mostrare i propri annunci al pubblico desiderato. Ma con le nuove campagne Advantage+ e i sistemi di ottimizzazione automatica – ricordi? Ne abbiamo parlato nel corso dedicato alla suite Advantage+ -, questa logica non funziona più. L’intelligenza artificiale di Meta trova da sola gli utenti più rilevanti, a patto che le diamo abbastanza materiale da testare e, naturalmente, abbastanza dati.
In pratica, meno varianti = meno dati per ottimizzare. E meno dati significano risultati più lenti, performance instabili e una maggiore “fatica creativa”.
Come impostare una strategia di diversificazione efficace
Meta stessa raccomanda di mantenere almeno 20 inserzioni realmente diverse nelle campagne Advantage+ Sales e di destinare il 20-30% del budget totale ai test di nuove creatività. Non micro-modifiche o copie quasi identiche, ma concetti e approcci comunicativi distinti.
Ogni variante dovrebbe cambiare uno o più di questi elementi:
- Il formato – alterna Reel, caroselli, immagini statiche, video brevi, UGC, Stories.
- Il visual – cambia punto di vista, tono, atmosfera, ritmo, stile grafico.
- Il messaggio – sposta l’attenzione su un beneficio diverso, un’emozione, una situazione d’uso reale.
Questa varietà permette a Meta di “capire” quali combinazioni funzionano meglio per ogni tipo di persona e momento del funnel, ottimizzando automaticamente la distribuzione degli annunci.
Angoli di marketing: cambia prospettiva, non prodotto
Il segreto per ottenere più risultati dalle stesse campagne è imparare a cambiare angolo di comunicazione. Non devi modificare ciò che vendi, ma il modo in cui lo presenti.
Un esempio: una caffetteria artigianale può raccontare il suo prodotto in tanti modi diversi. Può mostrare il lavoro “fatto a mano, davvero” dietro ogni dolce; oppure la sensazione di un “piccolo lusso quotidiano” per chi si ferma durante la pausa; oppure ancora l’esperienza “come a casa”, fatta di volti e sorrisi familiari. Stesso luogo, stesso prodotto, ma storie completamente diverse, pensate per buyer personas diverse.
Ogni angolo mette in luce un desiderio, un bisogno o una motivazione differente. E più punti di vista offriamo al sistema, più possibilità diamo all’algoritmo di abbinare il messaggio giusto alla persona giusta.
Gli angoli comunicativi da testare nelle Meta Ads
Ecco alcune leve psicologiche e angoli narrativi che puoi sperimentare per differenziare davvero le tue campagne:
- Problema → Sollievo: mostra come aiuti a superare una difficoltà concreta.
- Guadagno → Risultato: punta sul beneficio tangibile che si ottiene.
- Metodo / Processo: rassicura mostrando un approccio chiaro e strutturato.
- Valore / Qualità: valorizza ciò che ti distingue in termini di cura, esperienza, materiali.
- Velocità / Tempo: parla a chi cerca efficienza e soluzioni rapide.
- Appartenenza / Identità: crea un senso di community e riconoscimento.
- Novità / Innovazione: rivolgi il messaggio a chi non vuole restare indietro.
- Emozione / Trasformazione personale: collega il prodotto a un cambiamento reale nella vita della persona.
Queste leve possono convivere all’interno dello stesso piano campagne: non si tratta di scegliere una sola direzione, ma di testare, osservare e ottimizzare in base a ciò che funziona meglio per il tuo pubblico.
Perché la diversificazione creativa conviene (anche a te)
Creare varianti diverse richiede tempo, ma è l’unico modo per far funzionare davvero le nostre campagne, soprattutto se sempre attive. Ogni nuova idea testata alimenta il sistema con segnali freschi, migliora l’apprendimento e riduce la dipendenza dal budget per ottenere risultati.
Chi diversifica comunica meglio, spende meno e scopre nuove opportunità di crescita. Chi non lo fa, resta bloccato in un ciclo di risultati altalenanti e campagne che “non performano più come prima”.
Conclusione
Nel nuovo ecosistema Meta, non è più una questione di fortuna o di formule segrete: è una questione di varietà, dati e creatività strategica. E più impari a generare varianti efficaci, più l’algoritmo lavorerà a tuo favore.
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