Quando aprire un Gruppo Facebook (e come monetizzare)

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Da quando Facebook ha cambiato la propria mission da “Making the world more open and connected” a “Give people the power to build community and bring the world closer together”, l’importanza che il social stava iniziando a dare ai Gruppi è diventata ancora più chiara; a piccoli, ma decisi passi, i Gruppi hanno iniziato ad avere sempre più spazio nella Sezione Notizie (se fai parte di uno o più gruppi avrai notato la quantità di post dedicati a essi che Facebook ti propone ogni giorno) e strumenti dedicati, come gli Insights, la possibilità di fare delle domande ai richiedenti accesso, di automatizzare le iscrizione e di gestire in bulk alcune funzionalità.

Complice poi l’ennesimo aggiornamento all’algoritmo della Sezione Notizie che vede privilegiare – nuovamente – i post degli amici a discapito di quelli delle Pagine e promette maggiore visibilità ai contenuti che generano discussioni e interazioni tra utenti, in molti hanno iniziato a chiedersi se vale la pena aprire un Gruppo per il proprio brand.

È davvero il caso di pensare di investire in un Gruppo Facebook? Questo strumento è un valido alleato per brand di tutte le tipologie e dimensioni? E come renderlo una vera risorsa di business, insomma, come guadagnare? 

In quali casi vale la pena creare un Gruppo?

Sono varie e molte diverse le possibilità di business che si possono ravvisare nella creazione di un gruppo, ovviamente tutto dipende da chi abbiamo intenzione di coinvolgere nello stesso e con quali obiettivi.

Possiamo infatti creare un gruppo per:

  • i clienti: per le piccole attività, ma anche per aziende più strutturate sia nel B2B che nel B2C, il gruppo può essere un ottimo alleato per fidelizzare i clienti, dando loro dei “dietro le quinte” esclusivi, promo e anteprime dedicate e, magari, farli sentire parte delle nostre scelte chiedendo loro feedback su iniziative ed eventi;
  • i potenziali clienti: il gruppo Facebook può essere l’apri porta per avvicinare il nostro potenziale cliente (es. ti occupi di Marketing per dentisti e crei un gruppo “Marketing digitale per dentisti”), offrendogli dei contenuti di valore e accompagnandolo verso l’acquisto;
  • Partecipanti ai corsi/eventi: soprattutto se hai un’attività che prevede l’organizzazione di corsi ed eventi differenti, può essere un’ottima idea creare un gruppo per ognuno di essi – o ogni edizione -, in modo da favorire lo scambio di idee e materiali in uno spazio “supervisionato” dal brand;
  • Lettori: Facebook ha più volte ripetuto che, non solo darà maggiore visibilità alle news locali, ma le integrerà anche nei gruppi di tipo locale. Diventa quindi molto interessante, specialmente per le testate locali, l’idea di creare dei gruppi intorno ai quali aggregare i propri lettori, ascoltare le loro opinioni e raccogliere segnalazioni;
  • Dipendenti e collaboratori; sempre per favorire le relazioni e lo scambio, ma questa volta interne all’azienda. Ricorda però che Facebook volendo ti offre uno spazio ad hoc pensato per la gestione dei team interni, chiamato Workspace;
  • “Verticali”; non solo nei casi di big brand, che hanno più prodotti, servizi e aree di interesse, ma anche nel caso di piccole attività che vendono prodotti/servizi legati a un certo argomento (es. integratori alimentari e prodotti dietetici > Gruppo di ricette fit) può essere interessante la creazione di gruppi “verticali” – più o meno brandizzati – (es. appassionati di cucina vegetariana, mamme imprenditrici, amanti del sushi, sportivi di una certa città…) da utilizzare non solo per conoscere meglio gli interessi, i bisogni e i desideri della propria target audience, ma anche per ricevere feedback in merito ai prodotti e servizi stessi e stimolare la vendita. Ovviamente è un’iniziativa che va ben studiata e veicolata, senza contare che grande cura va dedicata alla stesura della policy, agli argomenti e ai contenuti che sono permessi o meno.

Il Gruppo può essere quindi anche uno spazio di altissimo valore che ci permette di avere insights unici sul nostro pubblico.

Come monetizzare un Gruppo Facebook?

Come spiego con esempi reali nel mio corso intensivo sui Gruppi Facebook, le possibilità di monetizzare o comunque di rendere i gruppi una reale risorsa di business (e non una perdita di tempo, come spesso accade), sono diverse, tra le più diffuse troviamo la possibilità di;

  • Offrire anteprime e sconti dedicati ai clienti e potenziali clienti del gruppo (e usando appositi parametri UTM per tracciarne le attività)
  • Offrire risorse gratuite a chi fa parte del gruppo (lavorando poi i contatti con con sequenze email e altre attività di nurturing)
  • Condizionare l’ingresso al gruppo al rilascio delle informazioni in un’apposita landing page (tecnica molto efficace, che permette poi di lavorare successivamente i contatti acquisiti)
  • Monetizzare attraverso affiliazioni e partnership

È davvero così semplice creare un gruppo Facebook?

Certamente tutti possono creare un gruppo, ma farlo funzionare nel tempo e costruirlo in modo strategico è cosa ben diversa.

Prima di tutto, oltre i trend, le ispirazioni del momento e la voglia di fare qualcosa che i competitor non hanno ancora fatto, dobbiamo chiederci se abbiamo le risorse umane – e quindi – economiche per gestirlo e soprattutto se abbiamo una strategia ben mirata.

Per funzionare infatti, un Gruppo ha bisogno di essere:

  • costruito, ovvero è necessario creare una community di persone attive, realmente interessate al brand o agli argomenti “satellite” che si vogliono creare nel gruppo. Questo non significa aprirlo e infilarci dentro tutti gli amici degli admin di turno – è una pratica odiosa, fastidiosa e non strategica -, ma promuoverlo nei giusti canali e assicurarsi che le persone che ne fanno parte siano “quelle giuste”, dove con questo termine intendo quella tipologia di persona che abbiamo deciso di coinvolgere attraverso la creazione di un Gruppo Facebook;
  • moderato, quotidianamente, con frequenza direttamente proporzionale al numero di persone che ne fanno parte e all’attività di questa community. Viceversa si trasforma in un mare di spam,  post fuori luogo e sfoghi di pazzi furiosi, tutto il contrario dello spazio “speciale” che vuoi ritagliare per il tuo brand su Facebook;
  • animato, soprattutto all’inizio. È necessario fornire delle news o degli argomenti sui quali confrontarsi alla propria community, stimolare la discussione e naturalmente gestirla;

Tra i Pro della creazione di un Gruppo troviamo la creazione di una vera e propria Community attiva e pro-attiva intorno al brand (in questo senso la Pagina è uno strumento molto più statico e autoreferenziale); tra i Contro, il fatto che questa Community vada creata da zero, animata e gestita, costantemente.

 

Gruppo Facebook: sì o no?

Non c’è una risposta giusta per tutti, ogni brand piccolo o grande deve fare i propri calcoli, lasciando perdere i consigli volanti dei guru del momento che esaltano o condannano uno strumento a prescindere; è chiaro che, per stessa ammissione di Facebook, i Gruppi avranno sempre più spazio e feature dedicate e rappresentano un’opportunità interessante sia per rafforzare il legame con la propria community, che per creare delle vere e proprie “aree di analisi e di studio”, che per favorire la diffusione dei propri contenuti grazie alle interazioni che, più facilmente, si generano nei gruppi. 

Visti quali sono gli aspetti fondamentali da prendere in considerazione, valuta quanto valore potrebbe generare l’apertura di questo canale per la tua attività, quanto tempo può richiederne la gestione e come inquadrarlo rispetto agli obiettivi che ti sei prefissato; questo è il modo migliore per capire se il Gruppo può essere una risorsa di business per il tuo brand o l’ennesima iniziativa presa sulla scia del momento e abbandonata dopo poco.

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Veronica Gentili

Imprenditrice digitale, speaker, consulente e formatrice specializzata in Social Media Marketing e autrice di 4 libri best seller di settore. Veronica è considerata come uno dei maggiori esperti di Social Media Marketing in Italia e tra i 50 professionisti più influenti in ambito Ad-tech al mondo.

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